Rottamazione dei Cespiti: Come Fare?

La rottamazione dei cespiti inutilizzato o obsoleti è una procedura abbastanza semplice ma deve essere eseguita correttamente se non si vuole incorrere in sanzioni fiscali.

La prassi più corretta è quella di affidarsi ad una ditta specializzata che dovrà rilasciare:

  • Una bolla DDT che attesta la presa in carico del bene e il suo trasporto al centro di smaltimento/raccolta;
  • La copia del formulario di smaltimento che dovrà poi essere compilata e poi vidimata dall’agenzia delle entrate.

Un imprenditore può decidere però di smaltire il bene in autonomia, ma in questo caso è fondamentale dotarsi di un’autocertificazione in cui dichiara lo smaltimento in autonomia del bene per cessato utilizzo. Questa autocertificazione dovrà poi essere timbrata dalla ditta che smaltisce il bene ed inviata via pec all’agenzia delle entrate o al comando locale della guardia di finanza.  Questa procedura è possibile se il bene ha un valore inferiore a € 10.000.

In caso il bene avesse un valore superiore a € 10.000 allora il verbale di distruzione è di competenza del pubblico ufficiale della GdF o dell’Ufficiale dell’AdE.

Errori e Sanzioni

Se non si produce e non si conserva la documentazione richiesta, in caso di controllo, si rischiano sanzioni elevate comprese tra il 90% e 180% del valore del cespite a cui poi si aggiungerà l’IVA.  E’ bene quindi sincerarsi di avere tutti i documenti in regola e di registrare la dismissione dei cespiti di modo da avere il libro cespiti aggiornato e corretto.

 

Milano, 14/03/2022

Cogede
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