Aumento Iva in vista?
Il tanto temuto aumento Iva, necessario per la stabilità dei conti pubblici, sembra essere più vicino:
come riportato da “Il Giornale” , per abbassare le tasse, la proposta dal nostro ministro dell’Economia Tria, è l'aumento delle aliquote IVA.
Secondo Tria l’imposizione fiscale è squilibrata, ovvero vi sono troppe imposte dirette che pesano su sui redditi da lavoro e di conseguenza si ripercuotono sui costi di produzione.
Infatti il ministro ha dichiarato che "L'imposizione indiretta grava su tutti i beni consumati, mentre quella diretta pesa sui salari, sul salario reale ed entra nei costi di produzione, soltanto all'interno del Paese".
Ma siamo sicuri che l’aumento dell’Iva non serva a pareggiare i conti in caso di ampliamento del bacino di beneficiari della Flat Tax?
Dato che chi beneficia del regime della Flat Tax, non è un soggetto passivo Iva (non la scarica NDR), prevediamo due importanti conseguenze.
La prima è che l’aumento delle aliquote Iva potrebbe di fatto aumentare la pressione fiscale complessiva su chi beneficerà di questo regime, rendendolo di fatto poco conveniente rispetto ad altri tipi di regimi fiscali. Tuttavia, il regime della Flat Tax continuerà a rimanere attraente in virtù della sua estrema semplicità.
La seconda è che l’evasione fiscale sarà ancor più incentivata. D'altra parte, se non vengono scaricate le spese e la relativa IVA, è più conveniente acquistare "senza fattura".
La dichiarazione del ministro è degna di attenzione poiché fatta in sede europea e potrebbe avere creato delle aspettative nell’Eurogruppo.
Milano, 09/07/2019
Cogede
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