Avremo una pensione?
La pensione diventa sempre più un miraggio e questo articolo svelerà uno sconcertante particolare che ti spiegherà perchè si continua a posticipare la data di pensionamento.
218 miliardi di euro sono le entrate contributive all'Inps per l'anno 2016
219 miliardi di euro circa saranno le entrate contributive per l'anno 2017
105 miliardi di euro sono gli interventi statali a sostegno dell'ente pensionistico per l'anno 2016
107 miliardi di euro sono gli interventi statali a sostegno dell'ente pensionistico per l'anno 2017
Già da questi dati è possibile rilevare come gli interventi statali aumentano in maniera percentuale 3 volte maggiore rispetto all'entrate contributive: questo è già sintomo di qualcosa che non funziona nel meccanismo pensionistico; il sistema contributivo non essendo in grado di esaudire la richiesta pensionistica attuale ha un bisogno concreto di dover ricorrere ad aiuti statali per riuscire a far quadrare i conti.
In seconda analisi bisogna ricordare che l'INPS è in perenne deficit e che i contributi dei lavoratori di oggi pagano le pensioni dei lavoratori di ieri; perciò la situazione è analoga a "un debitore" che si è fatto prestare soldi e onostante chieda ogni anno ulteriori prestiti, sempre maggiori, agli amici non riesce a far fronte a spese sempre in crescita che non gli permetteranno mai di colmare il debito stesso.
Infine la crisi non aiuta: la decontribuzioni delle nuove forme di lavoro e delle assunzione, unite alla maggior richiesta di pensioni, dovute al naturale allungamento della vita, portano all'INPS minor entrate contributive e maggiori uscite pensionistiche aggravando notevolmente una situazione già di per se grave.
L'unica soluzione attuale pertanto rimane allungare il periodo di lavoro e quindi contributivo e ridurre quello pensionistico; ciò si traduce in un età di pensionamento sempre più irrealistica che però non risolve comunque il problema ma lo posticipa.
La soluzione reale invece sarebbe probabilmente quella di rimodulare il sistema di distribuzione dei contributi, magari iniziando con l'eliminazione delle situazioni che garantiscono pensioni da copogiro a chi contributi ne ha versati poco o niente.
Milano, 26/06/2017
Team Cogede Consulting
Il commercialista di Milano e di Pavia