Bollo auto: cancellati i debiti arretrati
Le cartelle di pagamento relative ai bolli auto auto, comprese tra il 2000 e il 2010, sono da considerarsi automaticamente sanate.
Nello specifico solo debiti per un importo fino a mille euro vengono annullate; questo è quanto stabilito dai giudici per quanto riguarda il pagamento dei bolli arretrati che sono stati più o meno volutamente non pagati. La norma che prevede la sanatoria, chiamata anche "strappacartelle", stabilisce come la cartella di pagamento con importo inferiore a mille euro rientrino nella pace fiscale voluta dal Decreto Fiscale 2019.
La sanatoria del bollo in realtà esiste già da alcuni mesi, ma ora anche i giudici che con una recentissima sentenza hanno stabilito che la cartella di pagamento per bollo auto con importo inferiore a mille euro rientra nella pace fiscale.
L'annullamento del debito, ovvero lo stralcio della cartella affidati agli Agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010 avverrà automaticamente, senza dover attuare nessun ricorso. Potrebbero esserci dei casi border line, in cui sono presenti giudizi in corso su cartelle notificate prima dell'entrata in vigore della sanatoria, che ovviamente richiedono il completamento dell'iter giudiziario.Ma in via di massima l'annullamento delle cartelle avverrà senza doversi preoccupare di effettuare nessun tipo di segnalazione.
In realtà la sanatoria è stata creata nell'ottica di azzeramento di tutte le cartelle esattoriali fino ai 1000 euro, legate a debiti tributari, multe stradali, tributi locali (ICI, tassa rifiuti, bollo auto) , dal debito di capitale agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo alle sanzioni.
Sono esclusi dallo stralcio automatico i debiti relativi a
- alle risorse proprie tradizionali dell'Unione Europea e all'IVA all'importazione
- quelli derivanti dal recupero degli aiuti di stato considerati illegittimi dall'Unione Europea ovvero da condanne pronunciate dalla Corte dei Conti
- multe, ammende e sanzioni pecuniare dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
Cogede
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Milano, 03/10/2019