Bonus Resto al Sud

50.000 euro è il tetto raggiunto per ogni singolo cittadino con lo scopo di far accrescere l’imprenditoria nelle regioni del centro e del sud Italia. Il bonus sarà disponibile fino ad esaurimento dei fondi. Ora si attendono la pubblicazione sulla GU (Gazzetta Ufficiale) e il decreto attuativo.

Con l’approvazione definitiva della Camera avvenuta ieri, il decreto di legge 91 217 riguardante gli aiuti al Mezzogiorno è stato convertito in legge. Si attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ed entro 30 giorni dalla pubblicazione stessa dovrà essere emesso un decreto ministeriale accompagnato dai particolari sulla concessione degli incentivi e sulle modalità di ammissione delle domande che verranno presentate. Il decreto sarà seguito dalla firma del ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno.

Grazie alla maggioranza è stata confermata la maggiorazione del Bonus della misura “Resto al Sud”. La nuova legge prevede contributi per i giovani imprenditori che decideranno di aprire nuove attività proprio nelle regioni del Sud Italia. L’incentivo è stato allargato anche ai settori della pesca dell’acquacoltura e dei servizi turistici. I possibili richiedenti devono avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. Più precisamente le regioni coinvolte in tale legge sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il finanziamento previsto era di 40.000 euro, ma con la modifica e l’aggiunta della maggiorazione siamo arrivati alla cifra di 50.000 euro. Un 35% del bonus è a fondo perduto, il restante 65 % invece è considerato come prestito a tasso zero. Gli incentivi sono riconosciuti a coloro che hanno la residenza nelle suddette regioni o che la prendano entro 60 giorni a partire dal momento in cui ricevono la risposta positiva di Invitalia. Per coloro che vivono all’estero, il tempo concesso per il trasferimento è di 120 giorni.

Per i richiedenti di società cooperativa, potranno godere di un finanziamento fino a 200.000 euro. Hanno anche sì l’accesso a degli incentivi a valere sul fondo speciale per interventi al fine di salvaguardare i livelli di occupazione.

Non potranno usufruire dei benefici coloro che, al momento dell’entrata in vigore del decreto, fossero già titolari di un’attività e/o di un reddito di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Milano, 08/08/2017
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia