Bonus Ristorazione

Il “decreto Agosto” ha introdotto una specifica disposizione per sostenere la ripresa e la continuità dell’attività degli esercizi di ristorazione e contemporaneamente evitare sprechi alimentari.

L’art 58 ha infatti istituito uno specifico fondo per l’erogazione di un contributo a fondo perduto a favore delle imprese in attività al 15.8.2020 per l’acquisto di prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, che valorizzano la materia prima di territorio.

Il Ministero delle politiche agricole ha successivamente reso noti i criteri e le modalità di gestione del predetto fondo, come i criteri di concessione e l’entità del contributo in favore dei beneficiari, la procedura di ammissione, i criteri di verifica e le modalità per garantire il rispetto del limite massimo del contributo.

Poste Italiane SpA è stata individuata come concessionario, cioè come soggetto deputato a gestire l’iter relativo alla richiesta e alla successiva liquidazione del contributo.

In base alle indicazioni di portaleristorazione.it, il contributo di adesione all’iniziativa di sostegno, necessario per accedere al beneficio, è stato individuato in 30€, da versare a mezzo bollettino.

Il contributo va da un minimo di 1.000€ a un massimo di 10.000€, IVA esclusa. Se le richieste saranno superiori alle risorse stanziate, queste verranno distribuite in proporzione fra i richiedenti.

Possono accedere al contributo le imprese con codice ATECO prevalente definito dal decreto attuativo che dichiarino un ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019.                 
Questo criterio non si applica alle aziende che hanno avviato l’attività a decorrere dal 01.01.2019.

I codici ATECO prevalenti previsti dal decreto attuativo sono:

  • 56.10.11 - ristorazione con somministrazione;
  • 56.29.10 - mense;
  • 56.29.20 - catering continuativo su base contrattuale;
  • 56.10.12 - attività di ristorazione connesse alle aziende agricole;
  • 56.21.00 - catering per eventi, banqueting;
  • 55.10.00 - alberghi, limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo.

Per presentare la domanda sono necessari copia dei documenti fiscali certificanti gli acquisti nelle categorie previsti dal decreto attuativo (fatture e documenti di trasporto), quietanze associate ai documenti fiscali e copia della visura camerale in corso di validità. Per chi intende presentare domanda presso uno sportello di Poste Italiane SpA occorrerà munirsi di un documento di identità valido e della ricevuta di pagamento dei 30€ relativi al servizio, effettuato tramite bollettino bianco sul c/c n. 32025009 intestato a Poste Italiane SpA - Portale della ristorazione. Per chi presenta domanda telematica è sufficiente l’identità digitale (SPID).

Per presentare la documentazione fiscale degli acquisti e le relative quietanze di pagamento occorre utilizzare l’apposita modulistica resa disponibile sul portale alla sezione “Documentazione”.             
La presentazione della domanda, in via telematica attraverso la piattaforma oppure dal vivo presso uno sportello di Poste Italiane, va effettuata tassativamente entro il 28.11.2020.       
L’ordine di presentazione non dà diritto ad alcuna precedenza sulla erogazione del contributo.

La domanda verrà rigettata se:

  • viene riscontrata la mancata completezza dei campi obbligatori previsti nella domanda;
  • sono state riscontrate difformità sulla perdita del fatturato dichiarato, sul rispetto del limite di acquisto di almeno tre tipologie di prodotto di cui il principale con un peso non superiore al 50% del totale della spesa, la partita IVA indicata non risulta attiva oppure si è riscontrata la mancata corrispondenza tra codice fiscale/partita IVA indicato ed il codice ATECO prevalente dichiarato;
  • è stata riscontrata una spesa il cui totale è inferiore a 1.000€;
  • è stata riscontrata la mancata integrazione richiesta per la correzione del codice IBAN entro i 10 giorni previsti;
  • è stata riscontrata la mancata ricezione della quietanza di pagamento entro i 15 giorni previsti;
  • sono state riscontrate difformità sui documenti fiscali presentati;
  • è stata riscontrata una mancata corrispondenza della dichiarazione sugli aiuti di Stato.

 

Milano, 24/11/2020

Cogede
Ti Informa