Bonus alberghi chi,cosa,come e quando
Bonus alberghi: in che cosa consiste?
La Legge di Bilancio 2018 è entrata in vigore dal 1° gennaio del nuovo anno, e, come ogni anno, ha portato con sé strascichi di discussioni ma anche di approvazioni per quanto riguarda l'attenzione maggiore ai giovani, alle imprese innovatrici l'assenza di nuove tasse. Tra le novità della legge vi è il cosiddetto "Bonus alberghi", destinato a strutture quali alberghi, agriturismi e simili e che, nello specifico, mira ad offrire a tali strutture incentivi dal punto di vista delle ristrutturazioni e altre tipologie di intervento. Le novità in questione sono quindi di natura fiscale, andando a interessare le migliorie da apportare a livello strutturale e di organizzazione/gestione di tutte quelle strutture che operano nel settore turistico-ricettivo. Da un punto di vista puramente economico, il Bonus alberghi consiste in un piano fiscale che prevede incentivi pari a 240 milioni da "spalmare" nel triennio 2018-2020, mirando così all'ulteriore sostegno alle strutture turistiche già parzialmente sostenute con un decreto legge del 2014. Ma entriamo più nello specifico.
Le caratteristiche fiscali del Bonus alberghi
A livello fiscale, il Bonus alberghi si colloca nell'insieme di quei provvedimenti che, a fronte di una spesa di una certa entità (e di una certa tipologia) da parte di un determinato struttura in materia di ristrutturazione e riqualificazione, si prepongono l'obiettivo di restituire parte della spesa in una misura pari al 65% dell'entità economica della spesa stessa. Ciò rappresenta una grande novità, soprattutto se paragonata alla misura precedente che, invece, prevedeva incentivi pari al 30% sulla spesa effettuata. Gli interventi che possono ottenere il via libera verranno affrontati nel paragrafo successivo, ma un'ulteriore precisazione va fatta per il vincolo temporale che tali interventi sono costretti a rispettare affinché possano ottenere il via libera da parte dello Stato per accedere ad una restituzione economica della spesa effettuata. Il vincolo ha una durata pari a due anni, e si estende dal 1° gennaio 2017 sino al 31 dicembre 2018. Inoltre, si deve tener conto del fatto che la spesa massima per ogni struttura che richiederà il bonus non potrà superare il valore di 200.000 euro, in modo da garantire uniformità e pari trattamento a tutte le strutture che richiedono l'incentivo fiscale in questione.
Le possibili tipologie di interventi
Il Bonus alberghi non prevede però che si possa effettuare qualsiasi tipologia di intervento a livello di ristrutturazione e riqualificazione di una determinata struttura. Nello specifico, gli interventi possibili riguardano la ristrutturazione edilizia, l'eliminazione delle barriere architettoniche (con conseguenti installazioni e modifiche strutturali finalizzate a garantire una migliore fruizione delle strutture da parte delle persone con disabilità motorie), miglioramenti dell'efficienza energetica della struttura (guardando in un'ottica e in una prospettiva ecosostenibile e ambientale) e, infine, il completamento e il rinnovo interno degli ambienti di una determinata struttura passando dall'inserimento di nuovi elementi di arredo per garantire un livello di arredamento in linea con i cambiamenti del design e dell'architettura d'interni.