Cedolare secca anche per AirBnB
Via libera alla cedolare secca anche per AirBnB. Gli affitti brevi, inferiori a 30 giorni, di immobili ad uso abitativo pubblicati su AirBnN, potranno usufruire dell'imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca.
Secondo la risposta all'interpello 373 del 10 settembre 2019, in relazione esclusiva ai: "soggetti persone fisiche che non esercitano l’attività di locazione nell’ambito di un’attività di impresa, è possibile applicare l’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca."
L'Agenzia delle Entrate ricorda che secondo l'art. 4 del D. L. 24 aprile 2017, n. 50 è previsto che dal 1° giugno 2017, ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve stipulati a partire da tale data si possa applicare la cedolare secca con l'aliquota del 21%. Queste disposizioni si applicano anche ai corrispettivi lordi derivanti dai contratti di sublocazione e dai contratti a titolo oneroso conclusi dal comodatario aventi ad oggetto il godimento dell'immobile da parte di terzi. La disciplina delle locazioni brevi “si applica sia nel caso di contratti stipulati direttamente tra locatore (proprietario o titolare di altro diritto reale, sublocatore, comodatario) e conduttore, sia nel caso in cui in tali contratti intervengano soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online, che mettono in contatto persone in ricerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare”.
Importante osservazionè è da farsi nel caso in cui in contemporanea alla messa in affitto ad uso abitativo dell'immobile vengano anche forniti dei servizi come somministrazione pasti (anche la sola colazione) o la messa a disposizione di auto noleggio o di guide turistiche o di altri servizi che risulterebbero essere fuori dalla portata della cedolare secca. In questo caso come ovvio che sia, la cedolare secca non può trovare applicazione.
Cogede
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Milano, 17/09/2019