Conciliazione e rimborsi 28 giorni
In attesa dei rimborsi in denaro imposti da Agcom, sulla questione degli addebiti mensili a 28 giorni, le compagnie telefoniche hanno iniziato a proporre servizi, nella maggior parte delle volte inutili, come merce di scambio. Una sorta di inganno che vale come rinuncia per gli eventuali rimborsi in denaro che oramai gli operatori si vedranno costretti ad erogare.
Si invitano i consumatori a fare molta attenzione a cosa si accetta e cosa si rinuncia, ma soprattutto si invitano i consumatori a esprimere il rifiuto alle offerte proposte e non lasciarsi prendere in giro per l’ennesima volta dagli operatori, che considereranno il vostro silenzio come un’accettazione delle condizioni proposte.
Si ricorda che le sanzioni pecuniarie stabilite dall’ AGCOM, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, prevedono che Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb debbano pagare una multa di 580 mila euro, per un totale di 2 milioni e 320mila euro. Sanzione ben diversa da quanto stabilito precedentemente, che prevedeva importi doppi a quelli attualmente confermati.
La vicenda dei 28 giorni ormai ha origine diversi anni fa, quando gli operatori, facendo cartello fra di loro, decisero di applicare la tariffazione a 28 giorni anziché mensile, ovviamente senza proporzionare gli addebiti alla riduzione di giorni di servizio. Questo processo ha portato ad un aumento delle tariffe di circa l’8% a praticamente la totalità degli italiani senza una valida ragion apparente.
Negli anni a seguire, gli operatori pur avendo palesemente torto, hanno difeso con il coltello fra i denti quanto non gli era mai aspettato, non curanti del rispetto nei confronti del cliente, fra appelli e giudizi, hanno continuato con il loro atteggiamento di chi sa che il servizio che viene da loro venduto è indispensabile per la maggior parte degli italiani.
Oggi le varie compagnie, stanno inviando ai propri clienti imbarazzanti proposte di conciliazione. Ad esempio Tim propone fino al 31 ottobre 2019 l’attivazione di una promozione a scelta fra: Tim Vision, Chi è, Extra voice, Voce internazionale, Max Speed. Ma l’aspetto più inquietante è che se non si è interessati a nessuna di queste offerte bisogna comunicarlo attraverso dei non ben definiti canali di conciliazione, che comporteranno un esborso di tempo e denaro non definito. Da questo emerge per l’ennesima volta come l’atteggiamento degli operatori sia volto a prendersi gioco del consumatore.
Milano, 03/07/2019
Cogede
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