Consigli di investimento
Nonostante il lungo periodo di estrema incertezza che caratterizza i mercati finanziari, è ancora possibile fare investimenti intelligenti che consentano di avere un buon margine di guadagno investendo anche somme modeste.
Se si è alle prime armi nel settore degli investimenti, è sempre consigliabile affidarsi a professionisti seri: un consulente finanziario, infatti, sarà in grado di indirizzare i propri clienti all’acquisto dei prodotti finanziari più adatti a soddisfare le loro aspettative di guadagno, nel rispetto del loro profilo di investitori. Risulta di grande importanza, però, anche la consulenza di uno studio di commercialisti che possano dare dei consigli sugli investimenti più vantaggiosi da un punto di vista fiscale: questo è fondamentale perché uno dei problemi degli investimenti nel mercato finanziario è che la tassazione sulle rendite è molto elevata in Italia. Arrivando infatti fino al 26% (tranne che per prodotti specifici, come i titoli di stato), le imposte sui guadagni sono uno degli elementi da tenere presenti quando si effettui un calcolo dei possibili vantaggi derivanti dall’acquisto di un determinato prodotto economico. In questo senso, solo un commercialista esperto può dare consigli utili e informazioni chiare, per non rischiare di dover pagare cifre importanti al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, rischiando di vanificare in questo modo i guadagni faticosamente accantonati.
Quello su cui tutti i consulenti finanziari sono concordi è che non ci troviamo nel periodo giusto per investire sul mattone: se l’acquisto di immobili da mettere in affitto o da conservare come capitale di riserva era, fino a non molti anni fa, una prospettiva seducente, adesso non lo è più. Infatti, in un periodo in cui i prezzi sono crollati, non è facile vendere una casa sfitta e, qualora ci si riesca, sarà a condizioni di grande svalutazione. Il rischio, insomma, è quello di trovarsi con un oggetto che non in grado di generare alcun reddito, e che, per di più, richiede spese di manutenzione e sul quale è richiesto di pagare tasse importanti (ad esempio IMU e imposta sui rifiuti).
Niente immobili, dunque, mentre la parole d'ordine dell'investitore odierno è flessibilità. Occorre differenziare gli investimenti al fine di minimizzare i rischi ed è consigliabile puntare su prodotti che possano essere facilmente venduti nel caso mostrino margini di guadagno non più soddisfacenti.
Un fattore da tenere in considerazione è il gap previdenziale che ci troviamo a fronteggiare: pensando a questo, è senza alcun dubbio consigliabile avviare un piano di accantonamento o stipulare un'assicurazione sulla vita che consenta anche l'accumulo del capitale. Si può pensare, infine, all'organizzazione di un piano che consenta di crearsi una pensione integrativa.
I titoli di stato sono sempre una buona soluzione di investimento, ma è meglio, anche in questo caso, differenziare e acquistare titoli di diversi stati e non di uno solo: in questo modo, se dovessero esserci crash finanziari almeno una parte del capitale sarà al sicuro. Lo stesso discorso vale per chi volesse acquistare pacchetti azionari e obbligazioni: differenziare gli investimenti e non puntare tutto su un solo prodotto è sempre la via più prudente.
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