Controlli Fiscali su Requisiti Agevolazioni
La verifica dei requisiti per l'accesso ai contributi a fondo perduto e ad altri bonus porta inevitabilmente i contribuenti nel mirino dei controlli.
A ribadirlo è l'Agenzia delle Entrate in una recente circolare di maggio.
Le informazioni che derivano dalle fatture elettroniche e dai corrispettivi telematici, oltre ad essere essenziali per le attività di conformità normativa, in questo momento sono anche di fondamentale importanza per individuare chi beneficia indebitamente di aiuti e agevolazioni concesse in relazione alla pandemia.
Saranno sicuramente oggetto di speciali attenzioni da parte dell'amministrazione finanziaria i contribuenti che hanno beneficiato, non avendone i requisiti, di regimi di favore e misure emergenziali.
Nelle linee guida linee guida sulla prevenzione e il contrasto all'evasione fiscale, nonché sulle attività relative al contenzioso tributario, alla consulenza e ai servizi ai contribuenti del 2021, viene esplicitamente sottolineato come l’attività dovrà essere prioritariamente indirizzata verso i soggetti che hanno indebitamente fruito dei diversi regimi agevolativi che l'ordinamento offre, a regime, e previsti dai vari decreti che si sono succeduti dal 2020 ad oggi, per fare fronte alla crisi economica generata dalla pandemia.
Aver ottenuto dei benefici fiscali, che siano bonus a regime o agevolazioni correlate dall'emergenza, porterà al centro dei controlli dell'Agenzia delle Entrate.
Eventuali fruizioni indebite dei contributi a fondo perduto emerse dalla verifica sui requisiti porteranno a un'attenzione particolare da parte del fisco.
Su ogni importo erogato una prima fase di controlli è stata già portata a termine, ma l'amministrazione finanziaria ha insistito sull'importanza del possesso dei requisiti e delle caratteristiche dei contribuenti che presentano domanda.
In base alla recente circolare, le istanze presentate telematicamente per il riconoscimento del contributo sono state sottoposte, in fase di accoglienza, a un primo controllo sulla base dei dati a disposizione, mentre la verifica delle ulteriori condizioni, come ad esempio il limite di accesso al beneficio e il calcolo del contributo, può essere effettuata solo con l'utilizzo dei dati dichiarativi pervenuti successivamente alla fase di erogazione.
I fattori su cui l'amministrazione finanziaria farà particolare attenzione sono molteplici. Solo per fare qualche esempio:
- verifica della condizione di accesso dei ricavi;
- corretta indicazione della percentuale del contributo relativamente alla dimensione del richiedente;
- congruità del valore delle operazioni effettuate nel corso del 2019 e del 2020;
- presenza di eventuali indici di frode fiscale sugli stessi.
Le particolari attenzioni del fisco non saranno riservate solo ai beneficiari dei contributi a fondo perduto e delle misure emergenziali: nel mirino dell'amministrazione finanziaria ci saranno anche tutti coloro che hanno avuto accesso ai crediti di imposta. In particolare:
- credito d'imposta per ricerca e sviluppo;
- credito d'imposta per investimenti nel Sud Italia;
- credito d'imposta per sisma del Centro Italia;
- credito d'imposta per zone economiche speciali (ZES);
- credito d'imposta formazione 4.0.
Nelle linee guida dell’Agenzia delle Entrate sui controlli viene inoltre ribadita l'importanza di effettuare le verifiche anche dopo la fruizione dei benefici in caso di irregolarità.
In generale, per tutti i tipi di agevolazione fruiti sotto forma di crediti d'imposta, si segnala l'importanza di dedicare specifico impegno al riscontro delle compensazioni indebite, ponendo particolare attenzione, data l’insidiosità della fattispecie, anche ai casi in cui i crediti, palesemente fittizi, risultino utilizzati in compensazione per il pagamento di somme iscritte a ruolo o di somme dovute a seguito di atti di accertamento, soprattutto se sono stati oggetto di definizione, a vario titolo, da parte del contribuente, come ad esempio definiti in adesione, mediazione, conciliazione, eccetera.
Particolare attenzione dovrà essere prestata al bonus ricerca e sviluppo relativamente al quale sono state riscontrate diverse incoerenze, sia dal punto di vista oggettivo che soggettivo.
Le anomalie più ricorrenti riguardano soprattutto i soggetti che svolgono un'attività di ricerca e sviluppo, soprattutto se interna, difficilmente compatibile con l'attività economica dichiarata o con la struttura organizzativa dell'impresa, a titolo di esempio.
Milano, 11/05/2021
Cogede
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