Dentisti, Odontotecnici e fattura elettronica
Pare esserci ancora molta confusione sugli obblighi legati alla fattura elettronica, soprattutto per ciò che concerne gli studi odontotecnici.
Per effetto della Legge n.12 dell’11/2/2019 di conversione del DL Semplificazioni, gli odontotecnici nell’anno 2019 emetteranno fattura elettronica soltanto nei confronti dei dentisti ma questo non significa chiaramente sottrarsi completamente dall’obbligo fatturazione elettronica.
Il divieto di emettere fatturazione elettronica nei confronti dei privati, nasce dall’esigenza di rispettare le normative vigenti sulla privacy, in merito al trattamento dei dati sensibili.
Per effetto di tali disposizioni quindi, gli odontotecnici sono tenuti ad emettere fattura elettronica nei confronti dei dentisti, non devono, per l’anno corrente, emettere fattura elettronica solo per le prestazioni erogate direttamente nei confronti dei privati cittadini, l’obbligo, invece, sussiste per quelle eseguite a favore di soggetti diversi”.
Inoltre come tutte i soggetti coinvolti nell’obbligo fatturazione elettronica si dovranno rispettare le stringenti regole di invio che entreranno in vigore fra circa 2 mesi:
si ricorda appunto, che la fattura elettronica dal 1 luglio 2019 dovrà essere emessa entro dieci giorni dalla prestazione professionale, per poi essere registrata entro il 15 del mese successivo. Il tardivo invio della stessa potrà portare a sanzione. Pertanto si consiglia di adottare fin da subito le regole per il corretto invio nel rispetto dei tempi.
Seppur è vero che, per il primo trimestre 2019, non sono previste sanzioni per il tardivo invio della fattura elettronica, ENTRO LA LIQUIDAZIONE DEL TRIMESTRE, è anche vero che alcuni studi tendono a prendere sottogamba l’obbligo emettendo fatture cartacee senza emettere contestualmente la fattura elettronica, pratica da non ritenersi più legale.
Infine si ricorda che attualmente le ripetute richieste di proroga, del periodo transitorio di fatturazione elettronica senza sanzioni, sono state respinte dal nostro governo, non lasciando presagire ulteriore elasticità nell’applicazione delle future sanzioni.
Cogede
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Milano, 23/04/2019