Detrazione spese funebri o tassa sulla morte

Se da un lato l'introduzione di una detrazione dovrebbe essere una buona notizia dall'altro l'evento infausto lo è sicuramente meno; ma il vero obbiettivo del Fisco è monitorare il settore per tassare la morte.

Il Disegno di legge sulla Disciplina delle attività funerarie

Scritta così potrebbe suonare uno scherzo di cattivo gusto, ma purtroppo così non è: Il progetto esiste da tempo per la precisione in data 10 settembre 2014 è stato presentato il disegno di legge (d.d.l.) sulla “Disciplina delle attività funerarie “ 

Il disegno di legge in questione, ripreso nel 2017, si riproponeva di definire i soggetti che possono operare nel settore; regolamentare l’ambito funebre e cimiteriale; combattere l’evasione fiscale; regolamentare le installazioni dei centri crematori e ovviamente come non farlo se non tassando le procedure funerarie e la permanenza dello stato di morte (30 euro annuali)?

La regolarizzazione del settore, di cui ci si chiede l'effettiva priorità procedurale, oltre all'aumento della tassazione diretta comporterebbe anche un aumento dei costi di gestione del servizio che andrebbero irrimediabilmente a gravare sul consumatore.

Difatti le nuove regole, senza scendere nel dettaglio, richiederebbero che le agenzie funerarie abbiano mezzi e organico di un certo livello per garantire la professionalità del servizio, ciò comporta una barriera all'accesso per le nuovi o piccole agenzie funerarie, lasciando il settore gestito alle grandi agenzie che potranno operare liberamente politiche di prezzo discutibili;

Ovviamente non sono state fornite soluzioni alternative a vantaggio di chi non può permettersi determinate spese funerarie, perciò è plausibile che i prezzi possano solo aumentare.

Ma aldilà di quale possa essere la gravosità economica sul singolo consumatore, la sola idea di tassare i morti, considerando che i morti sono più dei vivi per ovvie ragioni, suscita un diffuso senso di frustrazione per il fatto di non essere liberi dal Fisco nemmeno dopo la morte.

La detrazione per spese funebri 2018

La detrazione sarà pari al 19% della spesa sostenuta con un massimo di 1.550 euro (cifra non sufficiente a coprire nemmeno la metà di un servizio nella media)

Quali sono le spese detraibili

  • le somme pagate all’impresa di pompe funebri per ogni operazione occorrente a portare la salma al cimitero, la sepoltura o cremazione compreso il loculo, la fornitura di marmi, la spesa per l’incisione del nome del defunto, ecc.;
  • l’importo corrisposto per il necrologio, per i fiori, ecc.. 
  • La spesa deve essere in concomitanza all'evento, perciò non sono detraibili, ad esempio i loculi acquistati con largo anticipo.

Chi ne può usufruire

Chiunque abbia partecipato alle spese, purché risulti dalla documentazione fiscale prodotta dal fornitore del servizio.

Il limite di 1550 euro è in ogni caso riferito al singolo decesso pertanto dividere l'onere della spesa fra più persone non dà diritto a una detrazione cumulativa maggiore.

Milano, 11/04/2018
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia