Ecig errore nella legge

La legge che ha decretato la fine dei liquidi ecig favorendo l'industria del tabacco presenta un errore che potrebbe permettere ai siti internet di continuare a vendere i liquidi senza nicotina.

Lo sapevate che un pacchetto di sigarette medio negli ultimi 10 anni ha subito un aumento di prezzo di 1 euro, circa il 25% di aumento; Invece una boccettina di liquido ecig anche senza nicotina ha subito in 24 ore un aumento di 5 euro, praticamente il 100% o più del suo costo originario?

Forse si è pensato di aggiungere una simpatica etichetta sui liquidi, indicante i rischi legati al suo utilizzo, come sui pacchetti di sigarette, ma qualcuno deve essersi accorto che l'utilizzo delle ecig a oggi non ha riscontrato nessun problema sulla salute rilevante e ha dovuto desistere.

Nemmeno nessuno ha pensato di eliminare le boccettine di liquido più piccole a favore di quelle più grandi, per rendere l'accesso di questi prodotti ai più giovani "economicamente più gravoso", secondo un principio privo di senso, come invece era successo per eliminazione dai pacchetti di sigarette da 10 a favore della vendita esclusiva di quelli da 20.

Dopo queste semplici considerazioni verrebbe da porsi qualche domanda sulla bontà di queste proposte a favore del tabacco, ma fortunatamente spesso le cose in Italia si fanno male, pertanto un piccolo errore nella formulazione della legge è stato compiuto:

È vietata la vendita a distanza di prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, ai consumatori che acquistano nel territorio dello Stato

Fino a qua tutto chiaro, anche per le sigarette vige il divieto di compravendita online, in quanto renderebbe il monopolio Italiano più difficile da controllare.

Il vero errore è stato nella definizione della platea dei siti web a cui inibire l'accesso che secondo legge sono quelli offerenti prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide contenenti nicotina. Contenenti nicotina è una definizione che escluderebbe dall'oscuramento i liquidi senza nicotina, creando quindi una norma imperfetta che non prevede sanzioni a fronte di un divieto stabilito.

Milano, 17/01/2018

Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia