Fisco come il grande fratello

Già nel 2019 il Fisco sarà invasivo e onnipresente come il Grande Fratello di Orwell nel celebre romanzo "1984"; Un occhio in grado di monitorare il 95% delle fatture e delle transazioni in modo automatico, permettendo così di regolare la ricchezza di ogni contribuente con la stessa facilità con cui si preme un bottone.

Lo scenario è perlomeno inquietante: non si parla di un futuro lontano e apocalittico ma del nuovo obbligo di fatturazione elettronica contenuto nella nuova legge di bilancio 2018, che entro il 2019 sarà esteso anche ai privati.

Di cosa si tratta?

La fatturazione elettronica, per ora conosciuta solo da una piccola minoranza che ha a che fare con la Pubblica Amministrazione, è un sistema digitalizzato di emissione e scambio di fatture secondo un linguaggio XML che consente l'elaborabilità, più o meno automatica da parte dei sistemi informativi.

Tradotto in parole semplici, non esisteranno più fatture pasticciate, parzialmente incomplete e voci ambigue.

La digitalizzazione non è l'eliminazione del cartaceo per favorire l'uso di semplici pdf ma bensì la creazione di file complessi, firmati digitalmente, conservati digitalmente, protetti contro la modifica e registrati nella propria contabilità quasi in corrispondenza dell'invio della stessa; fatture perciò disponibili nell'immediato a essere sottoposte a controlli automatici del Fisco,senza più attendere un casuale e lungo processo di analisi da parte di qualche impiegato, ma delegando tutto a velocissimi sistemi di autocontrollo, con bassissime probabilità di errore, in grado perciò di segnalare i casi ritenuti sospetti dai vari algoritmi di analisi in tempi record, annientando così possibilità di frodi.

Scontrino parlante preambolo della fattura elettronica

In realtà un assaggio di questo tipo di approccio lo abbiamo già avuto con le spese mediche e l'unico precompilato: un sistema che in meno di 3 anni ha portato all'obbligo, per il settore sanitario, di comunicare al Fisco tutti i dati relativi (pena sanzioni salatissime) di scontrini parlanti e carte regionali dei servizi; creando cosìe un'immensa banca dati che monitora costantemente tutte le spese fiscali inerenti al sistema sanitario di ogni contribuente. Il sistema è già operativo e funziona bene; chi inserisce delle voci extra nelle proprie detrazioni sanitarie subirà un confronto con i dati già presenti nella banca dati e in caso di discordanze rilevanti verrà con maggior probabilità segnalato per effettuare i dovuti accertamenti. Con tutta probabilità a fase sperimentale di questo progetto sarà conclusa il giorno in cui uscirà una legge che imporrà l'utilizzo obbligatorio della carta regionale dei servizi per qualsiasi acquisto "sanitario", a quel punto il sistema sarà talmente efficiente da sapere prima di chiunque altro quale sarà la detrazione spettante senza possibilità ne di errore ne di frode.

Pro e Contro

Nell'ottica di diminuzione delle frodi e dell'evasione fiscale questo è sicuramente un passo avanti enorme, come anche nell'ottica a lungo termine di riduzione della burocrazia e di produzione di carta spesso troppo volatile.

Da tenere in considerazione che la produzione di fatture elettroniche porterà con se un difficile percorso di apprendimento iniziale a spese di chi dovrà obbligatoriamente adeguarsi; ma il vero pericolo implicito è che un sistema di controllo così inesorabile possa portare a un potere immenso a chi lo gestisce: quando si conoscerà al centesimo il potere di acquisto di ogni contribuente sarà possibile con altrettanta precisione regolarne a piacimento lo stile di vita al giusto livello di sopportazione, limitando o agevolando una categoria piuttosto che un'altra; il che andrebbe anche bene se fatto con coscienza ma meno bene se questo potere fosse nelle mani di chi già oggi preserva in modo imbarazzante la propria categoria contro il volere comune.

Milano, 23/10/2017
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia