I riders diventano subordinati
Dignità ai lavoratori. Questo l'obbiettivo di un numero indefinibile di riders senza diritti.
L’emendamento, che sarà presentato al cosiddetto Decreto Crisi in discussione al Senato, prevede per i ci impiegati in maniera continuativa le tutele del lavoro subordinato mentre per coloro che lavorano in maniera occasionale e discontinua un pacchetto minimo di diritti inderogabili (divieto di cottimo, paga minima oraria collegata ai Ccnl, salute e sicurezza, tutele previdenziali) a cui può affiancarsi una regolamentazione specifica tramite la stipula di contratti collettivi.
Un passo avanti per i diritti, atteso da molti, in un settore in cui la tutela del lavoratore è nulla.
Il contesto economico nel settore della app economy è spietato seppur in espansione. Un modello di business, non in grado di sostenere i costi di un'impresa tradizionale, che ci fa ritornare indietro di oltre 80 anni sulla questione dei diritti del lavoratore.
Se è vero che le persone che lavorano in questo settore, lo fanno per i più disparati motivi, e spesso perchè non hanno alternative valide, d'altra parte fomentare l'espansione di questi servizi crea un'implicita accettazione della normalità a non avere diritti nel lavoro. Un'accettazione che potrà ripercuotersi sul futuro dei propri figli, che verrà messo in gioco solo in cambio della comodità di farsi portare il pasto direttamente a casa o a lavoro.
Cogede
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Milano, 14/10/2019