Il concetto di dignità in un decreto
Da sempre i governi danno nomi ricchi di ottimismo a proposte, riforme e leggi; come la legge di stabilità per un paese cronicamente instabile o ecovalorizzatori per proporre la costruzione di nuovi inceneritori; il Decreto Dignità invece si differenzia per aver espresso nel proprio nome il reale concetto per cui è stato ideato, indipendentemente da quali possano essere le conseguenza date dall'attuazione delle proposte in esso contenute.
Il decreto dignità
Il decreto dignità ha ricevuto il via libera del Consiglio dei ministri e prevede una serie di interventi per restituire un briciolo di dignità agli italiani attraverso il compimento dei seguenti obbiettivi:
- Favorire i rapporti a tempo indeterminato penalizzando i contratti a tempo determinato e aumento degli indennizzi per licenziamento ingiusta causa: nell'ottica di restituire la dignità di avere un lavoro fisso e non di essere considerato un usa e getta del mondo del lavoro,
- Sanzionare le aziende che dopo aver usufruito di aiuti statali hanno deciso di delocalizzare: per la dignità di chi con sacrificio, pagando le tasse, ha contribuito ad aiutare la crescita di imprese che invece restituiscono il favore delocalizzando la produzione.
- Fermare "qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro" perchè c'è poca dignità nello spingere gli italiani a coltivare vizi solo perchè portano guadagno alle casse statali.
- Semplificare il fisco: perchè non ha senso complicare la vita a chi le tasse le paga regolarmente
Favorire i contratti a tempo indeterminato
La possibilità di prorogare contratti a termine diminuisce da 5 a 4 volte; inoltre l'indeterminato non potrà più durare 36 mesi ma solo 24 e di questi la seconda metà necessiterà di una causale giustificativa; un aumento dello 0,5% sui contributi relativi a questi contratti renderà l'utilizzo del determinato a lungo periodo sempre meno conveniente.
Indenizzo licenziamenti
In caso di licenziamento senza giusta causa l'indenizzo potrà durare fino a 36 mesi con un aumento del 50 % sull'indenizzi attualmente vigenti
Sanzioni delocalizzazione
Nel momento in cui un'impresa decida di trasferirsi fuori dall’Italia entro cinque anni da quando ha ricevuto un qualunque tipo sostegno pubblico dovrà restituire l’importo ricevuto maggiorato dagli interessi.
Stop alla pubblicità giochi e scommesse
Basta pubblicità di qualsiasi natura a giochi e scommesse, unica eccezione per la lotteria nazionale
Semplificazioni fiscali
Nulla di rivoluzionario per ciò che concerne le semplificazion: lo spesometro prevederà un adempimento all'anno invece di comunicazioni trimestrali e semestrali e lo split payment non esisterà più per i professionisti; il redditometro sarà sospeso per i controlli ancora da effettuare sull’anno di imposta 2016 e successivi.
Misure importanti, che seppur opinabili, portano aria di cambiamenti e di reale operatività e non più sola di passività come quella vissuta negli ultimi anni.
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Milano, 03/07/2018
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia