Il fatturato della pubblicità online
La pubblicità online è uno dei nuovi media attraverso cui le aziende e le imprese intendono raggiungere i compratori per farsi conoscere.
Diverse sono le modalità di pubblicità che si trovano sulla piattaforma online, da quella d' assalto a quella periferica, da quella assertiva a quella interna.
Inoltre, all' interno di questi generi pubblicitari si sviluppano altre modalità, come per esempio i banner, i link sponsorizzati, le finestre intermedie, la pubblicità attraverso comunicati stampa, la pubblicità via e- mail, pubblicità sui social media e buzz marketing. Il mondo della pubblicità online è competitivo e sempre in continua crescita.
Il vantaggio della pubblicità online è proprio la tracciabilità dei risultati, che permettono alle imprese di conoscere le richieste e i bisogni dei compratori. Infatti, attraverso lo studio dell' andamento della pubblicità è possibile verificare il modo in cui l' azienda e i prodotti sono percepti dai consumatori, come lo stesso pubblico si relazione al prodotto e lo stile che i consumatori associano al prodotto.
L' Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano ha presentato dei dati relativi al 2016 e al 2017 che mostrano come questo mercato sia crescita esponenziale.
Solo nel 2016 il fatturato della pubblicità digitale ha avuto un mercato pari a 2, 36 miliardi di euro.
Questa forte crescita del mercato dell' advertising ha dato l' avvio a Milano di un' edizione speciale di Iab Forum, l' associazione dedicata all' advertising interattivo. Quest' edizione speciale ha avuto lo scopo di riunire gli operatori di tutta l' Europa, portando in campo a partecipare anche Iab Europa.
La pubblicità online, a chiusura del 2016, si è concentrata soprattutto su Google e Facebook, ma non sono stati da meno anche i video su Youtube.
I mezzi attraverso cui i consumatori fruiscono della pubblicità online sono sicuramente computer e smartphone, poiché ormai sono mezzi fondamentali per la vita di ogni giorno.
Nel 2017 il mercato della pubblicità online crescerà ancora di più, con un fatturato pari a 2, 6 miliardi di euro, cresciuto attraverso video, mobile e native.
Anche in questo caso internet ha un mercato pari al 30 % della pubblicità trasmessa, mentre la Tv detiene ancora il 50%.
Con la grande crescita di questo mercato è aumentata anche la richiesta della nuova figura del consulente di marketing.
Importante è capire su quale tipo di pubblicità voglia puntare l'azienda, se rivolgersi ad un search advertising o ad un display advertising, opzione che pare sempre più in crescita secondo le statistiche degli anni 2016 e 2017.
Molti giovani laureati aprono partita IVA per poter collaborare con le aziende in veste di questa nuova figura professionale.
Infatti, il mercato della pubblicità è un aspetto fondamentale per le aziende e permette di creare grandi possibilità lavorative.
Ma qual è la miglior soluzione per aprire partita IVA come consulente di marketing?
La soluzione migliore per chi comincia è il regime forfettario, secondo il quale il limite massimo per i ricavi arriva a 30. ooo euro.
Il regime forfettario permette di avere una contabilità semplificata al momento in cui si deve redigere la dichiarazione dei redditi dal commercialista.
Il sistema forfettario è utile da adottare anche nel caso di commercianti, artigianato o piccoli imprenditori, in quanto questa metodologia permette di tenere i costi dei prodotti o servizi più bassi, non avendo anche il peso della partita IVA.
Molti commercialisti a Milano e Pavia stanno assistendo sempre più giovani interessati al guadagno attraverso contratti di affiliazione, adsense o guadagni online, come possono essere i canali Youtube.
Milano, 9/02/2018
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia