Il furto dei conti dormienti

Se vi capitasse di trovare un piccolo tesoretto sepolto nel giardino del vostro vicino ormai defunto cosa fareste?

Avvisareste i parenti del defunto o scappereste con il bottino? ne prendereste solo una parte come autoricompensa o sperereste in una ricompensa per la buona azione effettuata, donareste tutto per una buona causa?

Siamo pur sempre in Italia perciò è inutile aspettarsi un comportamento mediamente esemplare che prevede la consegna dell'eredità ai leggittimi proprietari. Però è differente se il comportamento poco etico viene addirittura legalizzato ed eseguito su vasta scala da chi dovrebbe dare buon esempio dimostrando rigore, correttezza e serietà.

Questa è la storia dei depositi dormienti 

Un rapporto diviene “dormiente” allorchè non sia stata effettuata sul rapporto alcuna operazione o movimentazione ad iniziativa del titolare (o di terzi da questo delegati), per il periodo di tempo di 10 anni decorrenti dalla data di libera disponibilità delle somme e degli strumenti finanziari.

Cosa succede ai conti dormienti?

Trascorso il termine di 180 giorni senza che il cliente abbia effettuato alcuna operazione o movimentazione del rapporto, la banca deve procedere all’estinzione del rapporto e le somme e valori ivi depositati sono trasferiti al Fondo pubblico, di cui all’art. 1, comma 345, legge 23 dicembre 2005, n.266, la cui gestione è affidata ad una Commissione nominata con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Perciò a titolo di esempio, nel caso di un soggetto malato di alzheimer, avente un conto sostanzioso non comunicato ai parenti potrebbe succedere, dopo 10 anni di vedere il proprio conto volatizzarsi nel fondo pubblico; la Banca comunicherà solo al titolare tramite raccomandata, che il conto è divenuto dormiente e che ha tempo 180 giorni per evitare l'estinzione del rapporto.

Se la raccomandata per un qualsiasi motivo non venisse ritirata, per esempio perchè l'indirizzo fornito non è stato adeguatamente aggiornato o perchè l'intestatario è defunto, il rapporto viene estinto e i soldi passano al fondo pubblico.

Per avere un'idea dell'entità del "problema" alcune banche rendono disponibili sul proprio sito il rapporto sui depositi dormienti maturati nel 2016; da una veloce lettura emergono depositi singoli anche da 250.000 euro, che potrebbero rappresentare una vita di risparmi per i propri cari, che non adeguatamente informati, perderanno la possibilità di ereditare il tutto.

Milano, 12/09/2017
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia