Imu e deducibilità maggiorata
L'IMU pagata sugli immobili strumentali delle imprese e dei professionisti è deducibile nella misura del 50 % già in riferimento al periodo di imposta 2019. L'articolo 3 D.L. 34/2019 prevede così un'aumento della deducibilità IMU, dal reddito di impresa, che se al 2018 è stata del 20%, nel 2023 arriverà al 100%.
L'aumento della deducibilità è stato così pianificato:
- 20% per il periodo d’imposta 2018,
- 50% per il periodo d’imposta 2019,
- 60% per i periodi d’imposta 2020 e 2021,
- 70% per il periodo d’imposta 2022
- 100% a partire dal 2023.
La deduzione è però fruibile solo dai possessori di reddito di impresa o da coloro che svolgono un'attività di lavoro autonomo, che ovviamente utilizzino immobili strumentali per l'esercizio dell'attività. Per le imprese individuali l'immobile dovrà essere indicato nelle scritture contabili affinché possa essere considerato strumentale. Non rientrano nei deducibili gli immobili utilizzati ad uso promiscuo e gli immobili patrimonio detenuti dalle imprese, ossia i fabbricati abitativi non utilizzati per lo svolgimento dell’attività d’impresa, né costituenti beni merce.
Per quanto riguarda i professionisti, il regime di cassa già applicabile nella determinazione del reddito dovrebbe portare alla conclusione che la percentuale di deduzione applicabile è quella vigente al momento del pagamento, a prescindere dalla competenza del tributo. Il regime di cassa creerà comunque malcontento in coloro che: hanno regolarmente pagato il dovuto il tributo e non potranno usufruire delle stesse agevolazioni riservate ai cattivi pagatori.
Cogede
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Milano, 18/11/2019