Indennità in arrivo per i professionisti
Comincia a prendere forma l’ISCRO, l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa a favore, in via sperimentale per il triennio 2021/2023, di liberi professionisti con partita Iva iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell’Inps, non pensionati, che registrino un calo significativo di reddito.
La misura di ristoro sarà compresa tra 250 e 800 euro mensili per un semestre e non concorrerà alla formazione del reddito.
Requisiti
Per poter presentare domanda per la nuova indennità, il reddito registrato nell’anno precedente la richiesta dovrà essere inferiore al 50% della media dei redditi dei tre ulteriori anni precedenti e non superiore a 8.145 euro.
Per il 2021 si dovrà dunque considerare il reddito 2020, che dovrà essere meno del 50% della media di quelli del triennio 2017/2019.
Modalità di calcolo
L’importo dell’indennità corrisponderà al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate e verrà erogato per sei mensilità.
Quindi, ipotizzando che un professionista, nel triennio 2017/2019, abbia avuto un reddito medio di 24mila euro e nel 2020 sia sceso a 10mila:
- occorrerà dividere per 2 il reddito medio, poiché la base è semestrale (24mila : 2 = 12mila);
- del risultato andrà considerato il 25% (quindi 12mila : 4 = 3mila);
- l’importo appena ottenuto andrà infine diviso per le mensilità di fruizione (3mila : 6 = 500).
Il professionista dell’esempio avrebbe dunque diritto a 500 euro mensili per un semestre.
Procedura di richiesta
L’aiuto andrà chiesto dall’interessato direttamente all’Inps, autocertificando i redditi che verranno poi verificati dall’Agenzia delle Entrate.
La richiesta andrà inoltrata entro il 31 ottobre di ogni anno, ma sarà ammissibile una sola volta nel corso del triennio. L’indennità verrà erogata dall’ente di previdenza fino a esaurimento della copertura finanziaria.
L’ISCRO non potrà essere utilizzato come ammortizzatore sociale a seguito di cessazione dell’attività, perché la chiusura della partita Iva durante la percezione del contributo ne determinerà la cessazione e il conseguente obbligo di restituzione.
L’operazione comporterà l’incremento dell’aliquota contributiva dei liberi professionisti della gestione separata dello 0,26% nel 2021 e dello 0,51% punti per il 2022 ed il 2023 e l’erogazione dell’indennità sarà vincolata alla partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
Sarà il Ministero del lavoro a tenere annualmente sotto controllo le modalità di attuazione dello strumento per valutarne gli effetti sulla continuità e la ripresa delle attività dei lavoratori autonomi e valutarne eventuali modifiche.
Milano, 28/12/2020
Cogede
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