La conservazione di dichiarazioni e documenti
Spesso il contribuente si chiede per quanto tempo le dichiarazioni e i documenti fiscali vadano conservati
Spesso se ne sottovaluta l’importanza poiché in caso di contestazione, anche 10 anni dopo, si potrebbe ingiustamente venir sanzionati per non aver pagato qualcosa che si è già pagato veramente.
Da uno a Quattro anni
- Le ricevute di iscrizione a rette scolastiche e palestre vanno conservate per un anno;
- Il bollo auto da 3 a 4 anni a seconda di quale sia il mese in cui è scaduto e se ne è rinnovato il pagamento;
- Cambiali, parcelle professionali e compensi artigiani vanno conservati per tre anni;
Da cinque a nove anni
- La conservazione dei pagamenti rateali e mutui ha temine al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello nel corso del quale sono stati detratti gli interessi passivi pagati;
- Ricevute di canone di locazione, spese mediche, contravvenzioni al codice della strada, bollette per utenze domestiche vanno conservate per 5 anni;
- La ricevuta dei pagamenti delle tasse e le polizze vita vanno conservata da 5 a 6 anni a seconda di quale sia il mese in cui si è acquisito il documento;
Dieci anni
- Tassa nettezza urbana e ricevuta pagamento canone tv vanno conservati per 10 anni;
- Per le ricevute per spese di ristrutturazione della casa la conservazione ha temine al 31 dicembre del decimo anno successivo a quello ove è avvenuta la detrazione dell’ultima quota dello sconto IRPEF (nel caso in cui il contribuente abbia opzionato per la detrazione quinquennale la conservazione ha termine al 31 dicembre del quinto anno successivo);
- Gli estratti conti bancari vanno conservati per 10 anni per poterli impugnare in caso di errori ed omissioni
Milano, 05/09/2017
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia