La fattura verso un soggetto forfettario

Può capitare che, un titolare di partita IVA, soggetto all’obbligo di fatturazione elettronica, debba emettere una fattura nei confronti di un soggetto forfettario. In particolare alcuni dei nostri clienti hanno esposto ragionevoli dubbi sulle modalità di compilazione della fattura elettronica.

In realtà la fattura elettronica è come una fattura cartacea, cambia solo il formato e l’obbligo di apporto della firma digitale. Pertanto, all’interno di essa devono essere indicati i seguenti elementi obbligatori:

  • tutti i dati fiscali del cliente (ragione sociale, partita IVA e codice fiscale);
  • il codice univoco, che pemette la consegna diretta al cliente, ma che in realtà non è sempre fondamentale.
  • ed ovviamente i dati significativi per la fattura, ovvero il numero, la data di emissione, l’importo per ogni beni o servizi oggetto del pagamento, più l’aliquota IVA. Se vi sono state applicate delle esenzioni va indicata la normativa di riferimento o anche lo Split Payment.

Non essendo il forfettario un soggetto obbligato ad avere un codice univoco o una PEC, il soggetto che predispone la fattura può valorizzare nel modo seguente i campi codice univoco e PEC:

  • il campo “Codice destinatario” con il codice di 7 cifre “0000000”;
  • il campo “Pec destinatario”, invece, viene lasciato bianco.

Avendo inserito nel modo sopracitato i dati, il soggetto fornitore trasmetterà la fattura al Sistema di Interscambio, ma copia della fattura elettronica andrà consegnata direttamente da chi predispone la fattura al cliente forfettario (poichè in mancanza di codice destinatario valido sarà necessario effettuare la consegna tramite altro canale.

 Cogede

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Milano, 01/10/2019