La nuova azienda 4.0
Azienda 4.0 nel XXI secolo
Con la Quarta Rivoluzione Industriale e i successivi bisogni di ammodernamento è nato il bisogno di digitalizzazione. Un'importante meta definita dal Piano nazionale Industria 4.0, il cui obiettivo è quello di mettere in correlazione le diverse aziende, evolvendole nel settore della digitalizzazione. Il piano ministeriale per creare la nuova azienda 4.0 si basa sull'azione sui fattori abilitanti (la digitalizzazione, appunto), sugli interventi con azioni orizzontali tra le industrie: il tutto in una logica di completa neutralità tecnologica. Anche per questo sono state migliorare le misure efficaci per digitalizzare le attività del Paese in un'ottica 4.0. Altresì sono state previste nuove misure per rispondere a queste esigenze. Le varie imprese devono essere sempre più connesse, i processi di produzione più digitalizzati, e le nuove tecnologie devono essere utilizzate per abbattere i costi di produzione e aumentare l'efficacia del lavoro. L'innovazione tecnologica sarà collegata alla sicurezza sul lavoro e alla produttività. La formazione nell'ambito della strada verso l'azienda 4.0 è un elemento immancabile per il corretto svolgimento dell'intera procedura. Tali sviluppi hanno un'azione strategica alla base che mira a rilanciare il mercato del lavoro in Italia, portandolo in pari con i processi di digitalizzazione in Germania, Francia, Spagna o Regno Unito.
Azienda 4.0: caratteristiche
In un mondo in rapida evoluzione come quello delle imprese, tutte le aziende 4.0 saranno collegate tra di loro dal filo della digitalizzazione. Si potranno così svolgere pratiche burocratiche in collaborazione. Cambieranno anche i processi di formazione, che utilizzeranno maggiormente le tecnologie del Terzo Millennio. Ogni processo aziendale sarà strettamente collegato ad altri processi. Verrà così meno la specifica monocompetenzialità e gli impiegati dovranno diventare sempre più pluricompetenzionali. Tutti i dati digitali verranno utilizzati per creare valore. Assumeranno un'importanza sempre maggiore i cloud dei dati, i big data, i dati aperti e altre applicazioni simili. Una maggiore attenzione verrà prestata ai processi di Analytics: la raccolta dati, del resto, permetterà di fruttare. Senza dimenticare dell'aumento d'integrazione tra l'uomo e la macchina. Verranno implementati gli strumenti di comunicazione, i linguaggi e delle interfacce. Anche la manifattura subirà dei grandi cambiamenti. Senza dimenticarsi del ponte, sempre più breve, che collega il reale al digitale. E per finire con la stampa in 3D, i robot, le interazioni tra le macchine e quant'altro ancora. Ciononostante, secondo gli esperti dell'azienda 4.0, come Paul Graham, i robot non toglieranno il lavoro agli umani, ma, anzi, lo creeranno.
Le azioni dell'Italia nell'era della digitalizzazione
Tutt'ora l'Italia risulta uno dei Paesi più indietro per quanto concerne i processi di digitalizzazione. Anche per questo è stato messo a punto un completo piano per il rilancio dell'industria 4.0 nel Bel Paese. Le misure prese per aiutare le imprese italiane a compiere l'evoluzione verso la digitalizzazione spaziano dal rilancio degli investimenti nei settori industriali di ricerca e di sviluppo. Inoltre verrà aiutata la crescita e lo sviluppo digitale delle imprese. Quelle piccole saranno aiutate per diventare medie. Le nuove imprese innovative avranno a propria disposizione numerosi aiuti economici, per promuovere l'innovazione anche in Italia. Tutti i criteri di azione saranno condivisi a livello europeo, comprese delle misure specifiche prese per la tutela della privacy. Senza dimenticarsi dell'evoluzione della cybersecurity, che con il tempo diventerà il principale spazio di contesa e di "guerre" tra gli Stati. Infine, lo Stato Italiano si occuperà anche di diffondere varie conoscenze sulla Rivoluzione 4.0, migliorando in contempo le infrastrutture digitali di rete. In un mondo la cui tendenza verso l'industrializzazione virtuale è innegabile e continua, anche le strutture del Bel Paese devono adeguarsi al progresso svolgendo il tutto necessario per restare competitivi sul mercato in evoluzione.
La digitalizzazione nelle scadenze fiscali
Le nuove tecnologie riguarderanno anche dei processi più piccoli, rispetto a quelli delle grandi aziende. Grazie all'evoluzione tecnologie, al web e all'industria 4.0 anche delle procedure semplici, come quelle della dichiarazione dei redditi, svolte da un commercialista a Milano o un commercialista a Pavia, sarà notevolmente facilitato. La digitalizzazione, insomma, è un processo che interesserà anche i più piccoli aspetti della vita.
Vantaggi fiscali per le imprese
Per offrire agli interessati la possibilità di crescere il Governo ha messo a disposizione delle aziende 13 miliardi di euro dal 2017 fino al 2020. Il sostengo, per mezzo di misure finanziarie e complementari, sono finalizzare all'innovazione e la competitività. Le imprese possono sfruttare i finanziamenti per i beni materiali e strumentali nuovi a basso e alto contenuto tecnologico. In particolare nel caso d'investimento in beni strumenti ad alto contenuto tecnologico la Legge di Stabilità concede un iper ammortamento del 250% che offre alle imprese la possibilità di maggiorare il costo dell'acquisto di un bene nuovo del 150%. Nel caso d'acquisto di software o hardware per la sicurezza si parla del super ammortamento del 140%. Se il bene viene acquistato insieme al software embedded, anche quest'ultimo fruisce del iper ammortamento pari al 250%. I beni possono anche essere immateriali, a patto che siano interconnessi, ovvero scambino informazioni con sistemi interni o esteri e vengano identificati univocamente. Per ottenere le agevolazioni bisogna che il legale dell'azienda compili una dichiarazione all'Agenzia delle Entrate (nel caso il valore del bene o dei bensi superi 500.000 euro) e si svolga una perizia tecnica giurata da parte di un ingegnere abilitato. Quest'ultimo deve segnalare che il bene possiede le caratteristiche indicate negli allegati A e B del Piano Stabilità. Le certificazioni sui beni acquistati, quindi, devono essere svolti dai tecnici abilitati a conferma dell'acquisto subito dopo un controllo effettuato.
È possibile fare gli investimenti fino al 21 dicembre 2017 effettuando la richiesta dell'incentivo fiscale prima del 31 luglio 2018. Dopo la richiesta avverranno i controlli e nel caso dell'esito positivo si potrà accedere all'incentivo.
Se avete dubbi o domande in merito, per un periodo di tempo limitato, potrete avere una consulenza gratuita online direttamente dal nostro sito.