La presa in giro del Bail in
Obbligare qualcuno a usare un servizio e poter modificare in seguito le condizioni a proprio vantaggio, senza possibilità di rivalsa è il sogno di ogni fornitore di servizi ma è anche l'incubo di ogni utilizzatore del servizio.
E se aggiungessimo che il fornitore può giocare con i soldi dell'utilizzatore del servizio e perderli tutti senza dover nulla all'utilizzatore stesso? E se ricordassimo che i soldi dell'utilizzatore del servizio sono nient'altro che la conversione del tempo della maggior parte della propria vita impiegato sul lavoro? Si otterrebbe la consapevolezza che parte della vita di tutti viene obbligatoriamente donata a questi fornitori di servizi senza dover per forza aver qualcosa in cambio;
Oggi il sistema economico sempre più propenso alla scomparsa dei contanti rende obbligatorio l'utilizzo di un "portafoglio sempre più virtuale", il conto corrente e i servizi bancari annessi.
Il proprio tempo fin dalla nascita, sotto forma di guadagni viene perciò depositato obbligatoriamente in Banca che sempre meno fornisce interessi, diventando quindi non più un'investimento ma un costo obbligato, poco male se fosse il prezzo da pagare per avere un posto sicuro dove conservare il proprio tempo-denaro, peccato che di sicuro ormai non c'è proprio nulla.
I fallimenti delle banche attualmente si ripercuotono oltre che sulla stabilità economica generale anche su chi ha investito e depositato sulla banca: il risanamento in questo caso dovrà essere operato in primis dagli azionisti dell’istituto, quindi toccherà ai possessori di obbligazioni subordinate (strumenti Additional tier 1 e tier 2) e senior e successivamente anche ai titolari di conti correnti superiori ai 100mila euro.
Il limite dei 100 mila euro per molti può sembrare lontano certo, ma quando diventa comunemente accettato e adoperato come sta succedendo ultimamente l'abbassamento dei 100 mila euro a un 10 mila euro diventa uno scenario sempre più credibile, e a quel punto l'individuo sarà a tutti gli effetti un
"Individuo che vive in condizioni di asservimento o di dipendenza rispetto a un vizio, a un'abitudine, a un vincolo materiale" o anche "individuo di condizione non libera completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del proprietario (del tempo dell'utilizzatore)"
Lasciamo al lettore la ricerca del termine che appartiene alle definizioni sopracitate.
Milano, 22/11/2017
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia