La ritenuta d'acconto sui bonifici
Al momento del pagamento di un bonifico per le detrazioni fiscali legate ai bonus ristrutturazione, gli istituti di credito devono operare automaticamente una ritenuta a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dall'impresa che effettua i lavori o dal professionista che li segue.
Per tale ragione può spesso capitare di ritrovarsi a ricevere un pagamento inferiore a quanto fatturato per circa l'8% dell'importo totale.
Oppure di vedersi accreditato il bonifico di importo corrispondente, ma con una voce a seguire, di addebito di ritenuta d'acconto sul bonifico ricevuto. Entrambe le possibilità sono da ritenersi equivalenti e del tutto normali.
La ritenuta sulle detrazioni fiscali è frutto della Legge 122/2010 che inizialmente imponeva un tasso del 10% sull'imponibile, ridotta al 4% nel 2011, per essere poi rialzata all' 8% con la Legge di Stabilità 2015 fino ad oggi. La ritenuta non viene applicata per i bonifici a favore dei comuni in quanto non avrebbe senso applicarla. Si ricorda infatti che il motivo per cui questa ritenuta è stata creata era quello di contrastare il mercato nero. Il permanere di questo meccanismo in presenza della fatturazione elettronica, secondo il parere di molte associazioni di categoria, configurerebbe unicamente la volontà unica da parte dello Stato d’incamerare anticipazioni sulle legittime e costituzionalmente protette attività aziendali, disinteressandosi di ogni altra conseguenza.
Cogede
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Milano, 06/12/2019