L'aumento IVA retroattivo
In un periodo già politicamente agitato e contestato, il Fisco ci mette la sua parte lasciando a bocca aperta i contribuenti.
Il fisco chiede così alle autoscuole di applicare l'iva del 22%
Le autoscuole hanno sempre goduto di un regime di esenzione iva riservato ai corsi scolastici e universitari, ma il fisco ha ritenuto non corretto applicare questa agevolazione è ha chiesto indietro tutto il mancato guadagno.
Alle autoscuole, quindi, d'ora in poi si applicherà il regime ordinario dell’Iva al 22%, come recepito nella risoluzione del 2 settembre della nostra Agenzia delle entrate. Ma per quanto possa essere ritenuto corretto o meno applicare l'Iva del 22% alle autoscuole, nessuno si sognerebbe di chiedere di corrispondere l’Iva non versata nell’ultimo quinquennio, alle autoscuole. Il Fisco invece sì.
Il risultato è uno sciopero globale che oggi sta facendo saltare oltre il 50% degli esami di guida,
D'altra parte è impensabile, se non impossibile, un'azione di recupero dell’aliquota Iva sugli ex allievi che hanno pagato quanto pattuito secondo i listini degli anni scorsi quando vigeva per legge l’esenzione; in secondo luogo potrebbe venire compromessa anche la sicurezza stradale dovuta al drastico calo delle ore di guida degli allievi.
Insomma un'iniziativa che fa acqua da tutte le parti. La geniale idea di un IVA retroattiva è ai limiti dell offesa del senso comune nei confronti di tutti i cittadini Italiani.
Cogede
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Milano, 18/09/2019