Le criptovalute in dichiarazione dei redditi

Nonostante le criptovalute siano quasi state messe all'angolo grazie a politiche stringenti adoperate da alcuni degli Stati più importanti per "produzione e conservazione" e nonostante Google e Facebook ne abbiano proibito la pubblicizzazione nei loro circuiti, il Fisco vuole conoscere e tassare chi ha guadagnato qualcosa da un mercato che in questi giorni sembra risorgere.

In concomitanza con i venti di guerra fra USA e Russia le cripto valute sono tornate a crescere, quasi come a voler segnalare come la natura delle cripto valute non sia solo speculazione ma sia anche riconosciuta come un bene rifugio al pari dell'oro.

Un settore da settore da 660 miliardi di euro, un  valore reale, poiché le cripto valute almeno sotto questo aspetto sono trasparenti molto più del sistema bancario a cui affidiamo ogni giorno i nostri risparmi.

Per Palazzo Koch "lo sviluppo del mercato delle cripto attività potrebbe costituire un problema per la stabilità finanziaria futura, nonostante il volume delle transazioni non sia attualmente un pericolo"

George Soros e Rockfeller in controtendenza alle loro precedenti dichiarazioni nei mesi precrollo cripto valute ora hanno deciso di investire evidentemente sicuri che il mercato sia più maturo e fertile per riuscire a ottenere importanti guadagni

Warren Buffett invece continua per la sua strada, per Buffett "le cripto valute sono soltanto un gioco", speculazione e non un vero investimento, nulla di male a patto di esserne consapevoli.

La tassazione in dichiarazione dei redditi

Una bella tassazione del 26% sui guadagni, non male per qualcosa non riconosciuto come strumento di investimento finanziario, in realtà si è deciso di trattare le cripto valute al pari delle valute estere perciò sul Capital Gain, Questo significa che alle monete elettroniche si devono applicare le stesse regole di tassazione esistenti per chi opera in dollari, franchi, sterline o yen.

Quando nel periodo d'imposta, la giacenza media di tali depositi calcolata utilizzando il cambio vigente all'inizio del periodo di riferimento, è superiore al controvalore di 51.645,69 euro per almeno sette giorni lavorativi consecutivi le eventuali plusvalenze dovranno essere dichiarate nel quadro RT della denuncia dei redditi e tassate con una imposta del 26%. In poche parole per chi investe "cifre rilevanti" vedrà il guadagno ottenuto tassato del 26%.

Cogede Consulting è attenta al risparmio

Milano, 02/05/2018

Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia