Omessa presentazione: come funziona?
La Corte di Cassazione ha recentemente precisato che il soggetto obbligato alla presentazione della dichiarazione fiscale non può ritenersi esonerato dall’eventuale responsabilità penale per il reato di omessa dichiarazione anche se ha affidato l’incarico ad un professionista.
La presentazione della dichiarazione fiscale, con cui il contribuente determina la propria imposta dovuta e provvede poi a versarla, è da considerare un vero e proprio obbligo giuridico e la sua mancata presentazione può integrare una condotta penalmente rilevante, in capo al contribuente, prevista e punita dalla legge.
Nel caso specifico, la Corte ha deciso sul ricorso presentato dal rappresentante legale di una società a cui era stato contestato il reato di omessa dichiarazione.
All’imprenditore veniva contestato di non aver presentato, con lo scopo di evadere le imposte sui redditi e sull’IVA, le dichiarazioni dei redditi e IVA per l’anno 2011 per un importo totale vicino ai 300mila euro.
La difesa aveva fatto leva sull’affidamento della preparazione e presentazione delle dichiarazioni fiscali ad uno studio professionale.
Il ricorrente tuttavia non era stato in grado di provare l’esclusiva responsabilità del commercialista per la mancata trasmissione delle dichiarazioni e i giudici di appello, pur riconoscendo la negligenza del professionista, non l’hanno ritenuta sufficiente a neutralizzare anche la responsabilità dell’imputato.
Nel corso dell’ultimo grado di giudizio, la Cassazione ha confermato il giudizio d’appello, stabilendo che il contribuente non può ritenere assolti i propri obblighi tributari semplicemente affidando ad un commercialista la trasmissione delle dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate, ma è tenuto a verificare che l’operazione sia andata a buon fine.
In definitiva, la responsabilità del contribuente può ritenersi esclusa solo in caso di comportamento fraudolento del professionista che voglia nascondere il proprio inadempimento.
Milano, 23/12/2020
Cogede
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