Quando la 14esima non basta
Non solo tasse, ogni tanto il calendario regala un barlume di buone notizie per 7 milioni di lavoratori che riceveranno presto la 14esima.
3,8 milioni di lavoratori dipendenti e 3,2 milioni di pensionati, per 6,7 migliardi totali di 14 esima, con una media di 957 euro a testa; una media non proprio ricca di speranze vista la pressione fiscale Italiana; infatti un recente studio ha stimato che mediamente circa il 49 % della cifra verrà utilizzata per pagare tasse e liquidare debiti in corso, lasciando così poco spazio ai consumi; in particolar modo i pensionati ricevendo una cifra minore rispetto ai lavoratori dipendenti e arriveranno perciò a spendere mediamente il 76% della loro 14 esima in spese obbligate, tasse, bollette e debiti.
Lo stimolo ad accellerare i consumi perciò probabilmente non avverrà nemmeno questo mese per la maggioranza degli italiani anche se una buona notizia arriva per i pensionati con redditi fino a 9.786,86 euro annui che sono già usufruitori della 14esima, essi troveranno un aumento di:
437 euro se da dipendenti hanno versato fino a 15 anni di contributi,
546 euro se da dipendenti hanno versato tra i 15 e i 25 anni di contributi,
655 euro se da dipendenti hanno versato oltre i 25 anni di contributi.
Chi ha un reddito compreso tra 9.786,86 a 13.049,15 euro invece riceverà:
336 euro se da dipendenti hanno versato fino a 15 anni di contributi,
420 euro se da dipendenti hanno versato tra i 15 e 25 anni di contributi,
504 euro se da dipendenti hanno versato oltre i 25 anni di contributi.
Per i lavoratori autonomi bisogna aggiungere ulteriori 3 anni di versamenti contributivi per ogni soglia.
Non sarà necessario far richiesta del bonus, ma non ne avrà diritto chi riceve trattamenti di carattere assistenziale, e/o ai titolari di pensioni erogate da enti privati e/o da altre altre casse previdenziali riservate ai professionisti.
Milano, 23/06/2017
Team Cogede Consulting
Il commercialista di Milano e di Pavia