Reverse charge nell'edilizia
Che cos'è il reverse charge
Il reverse charge è un particolare meccanismo che riguarda l'applicazione dell'Iva. Quando si parla di una transazione, abbiamo due soggetti: chi riceve la merce e il venditore, che tecnicamente dovrebbe pagare l'Iva. Se la persona che riceve la merce è un soggetto passivo in Italia, dovrà pagare lui l'aliquota prevista per la merce. Questo meccanismo viene applicato da parte delle autorità, che cercano di uo strumento che permetta a colui che ha fornito il bene di non pagare la tassa. Questo tipo di meccanismo, definito anche reverse charge, viene spesso applicato nel settore edilizio. Proprio in questo settore abbiamo il maggior campo di applicazione di questa inversione contabile. Questo viene utilizzato soprattutto nel momento in cui c'è un subappalto tra due ditte. Dunque se una ditta subappalta il lavoro ad un'altra, l'azienda che riceverà il materiale dovrà pagare l'Iva solo se è un soggetto passivo nel nostro paese.
Il reverse charge applicato al campo dell’edilizia
Questa operazione viene spesso applicata al settore dell'edilizia, ma gli ultimi strumenti varati dal Governo hanno ampliato il campo di utilizzo. Con la Legge di Stabilità del 2015, ci sono stati dei cambiamenti notevoli. Questa modifica è stata dovuta per moltissimi fattori che permettevano a molti soggetti di evadere le tasse. In questo modo non sarà assolutamente possibile, visto che ci sono stati degli ampliamenti per l'utilizzo di questo strumento. Dopo l'entrata in vigore della Legge, i campi di applicazione hanno abbracciato anche le operazioni di pulizia, demolizione e installazione impianti. Chi effettua il servizio non deve indicare l'Iva, ma deve essere compito di chi riceve la merce o il servizio effettuato. In questo modo sarà possibile evitare che ci sia una richiesta di sovrattassa da chi effettua il sevizio: negli ultimi anni tanti contribuenti gonfiano i prezzi della prestazione per avere il guadagno netto senza l'Iva e spingendo le persone a scegliere la scelta più economica. In questo modo non sarà possibile compiere azioni di questo tipo e l'evasione fiscale subirà una netta diminuzione. Non tutti i campi hanno la possibilità di applicare questa operazione: i settori devono in ogni modo avere una vendita di servizi o di beni per poter applicare questo strumento finanziario. Proprio per questo uno dei campi in cui viene più applicata è quello dell'edilizia. In questo modo quando si effettua un servizio di manodopera non sarà necessario giustificare la prestazione, ma l'Iva verrà versata da chi ha ricevuto il lavoro.
Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate
Questo strumento è dunque molto utile per chi vuole in tutti modi combattere l'evasione fiscale. L'Agenzia delle Entrate, che si occupa della riscossione dell'Iva ha specificato tutti i procedimenti che devono essere attuati in materia. Stando alla nota riportata dall'Erario, tutti i lavori che prevedono un subappalto nelle imprese di costruzione devono applicare in maniera obbligatoria il Reverse charge. Inoltre viene specificato che qualsiasi tipo di contratto di collaborazione deve subire questo procedimento. Sia se parliamo di fabbricati ad uso abitativo, sia per quelli strumentali, bisogna applicare l'inversione dell'IVA. Piscine, parcheggi, giardini e parti del suolo non sono invece considerati luoghi a cui è applicabile il Reverse charge. In questo modo tutte le operazioni che vengono effettuate saranno soggette a controlli e in nessun modo sarà possibile effettuare una frode fiscale. L'obiettivo del Governo è proprio quello di evitare una poca trasparenza sulle operazioni e far pagare le tasse in maniera trasparente e regolare ai contribuenti. Purtroppo negli ultimi anni non è avvenuto ciò e tanti contributi non sono stati riscossi nel modo giusto. Il settore dell'edilizia è stato uno dei più colpiti, ecco perché si è scelto di applicare il Reverse charge in questa materia.
I servizi inclusi e le operazioni soggette nel reverse charge
Durante la nuova Legge di stabilità ci sono state delle inclusioni di alcune operazioni e dei servizi inclusi. Prendiamo ad esempio le prestazioni di servizi come la manodopera, che subisce totalmente questa operazione. Anche i servizi di pulizia e di demolizione hanno subito questo tipo di implicazione.
In alcuni casi il Reverse charge non va applicato:
- Durante le operazioni di preparazione del cantiere;
- Quando si effettuano delle operazioni di trivellazione e di perforazione, come ad esempio la riparazione di una tubatura;
- La realizzazione di coperture in generale, senza nessuna specifica per campi di applicazione;
- Noleggio di attrezzature e macchinari per poter lavorare sul cantiere.
In questi casi ancora non viene applicata l'operazione ma si potrebbe utilizzare questo metodo anche in situazioni simili. Nella Legge di Stabilità il Governo ha anche specificato in maniera molto precisa tutti quanti i campi di applicazione riguardanti la pulizia, la demolizione e l'installazione degli impianti.
Questo strumento vuole essere un segnale forte che le Istituzioni vogliono dare a tutte quelle persone che non hanno rispettato in passato la legge. Il Reverse charge nell'edilizia è molto importante per poter scongiurare comportamenti di questo genere ed evitare che ci sia un'evasione fiscale che possa portare all'aumento successivo delle tasse.
Milano, 19/09/2017
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia