Ristori Ter: Informazioni Generali
È di ieri la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’atteso decreto “Ristori ter”.
Quest’ultimo provvedimento incrementa il fondo per il riconoscimento delle agevolazioni ai nuovi territori entrati in zona arancione o rossa.
Il passaggio di colorazione determina quindi l’allargamento ai soggetti interessati di tutti i benefici previsti dal sistema dei decreti “Ristori”: non solo i contributi a fondo perduto, ma anche l’incremento del 50% del contributo stesso, la proroga dei versamenti ad aprile 2021 indipendentemente dal calo di fatturato, il bonus affitto e la cancellazione della seconda rata dell’IMU.
La tabella dei codici ATECO ai quali è destinato il nuovo contributo a fondo perduto di cui al decreto “Ristori bis” è stata integrata con l’aggiunta dell’attività di commercio al dettaglio di calzature e accessori (47.72.10), con la relativa percentuale di calcolo del contributo (200%), oltre al rifinanziamento del fondo già esistente con nuove risorse.
Per consentire ai comuni di adottare misure urgenti di solidarietà alimentare, è stato istituito nello stato di previsione del Ministero dell'interno un fondo di 400 milioni di euro per il 2020, da erogare a ciascun comune, entro una settimana dal 24 novembre 2020, sulla base delle indicazioni della Protezione Civile.
L’80% delle risorse è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune: il contributo minimo spettante a ciascun ente locale non può essere inferiore a 600 euro.
Il restante 20% è ripartito in base alla distanza tra reddito pro capite di ciascun comune e reddito medio nazionale parametrata alla popolazione.
Le variazioni di bilancio riguardanti l’utilizzo delle risorse trasferite dal Bilancio dello Stato connesse all’emergenza Covid-19 possono essere deliberate dalle giunte comunali sino al 31 dicembre 2020.
Viene eliminata la possibilità di individuare ulteriori codici Ateco beneficiari delle misure a fondo perduto: le attività ed i settori economici che possono accedere ai fondi finora messi a disposizione rimarranno quelli già individuati nei precedenti decreti “Ristori I” e “Ristori bis”.
Per recuperare i fondi necessari verranno ridotte una serie di altre risorse: fra le altre, quelle destinate alle prestazioni di sostegno al reddito previste dal decreto “Cura Italia” in materia di cassa integrazione e assegni, il fondo per la revisione del sistema pensionistico anticipato e le misure per incentivare l’assunzione giovanile.
Con il successivo decreto “Ristori quater”, invece, dovrebbe arrivare un nuovo pacchetto di sospensioni fiscali, con tasse e cartelle esattoriali che dovrebbero saltare per tutto il 2020.
Milano, 25/11/2020
Cogede
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