Le insidie che si celano dietro una dichiarazione dei redditi sono sempre numerose e per nulla si rischia che un sostanziale rimborso si possa perdere fra sostituti di imposta.

Oggi parleremo del sostituto di imposta, in particolare quando non si lavora e si è appena fatta la richiesta di disoccupazione tipo Naspi:

Il sostituto di imposta è sostanzialmente chi (datore di lavoro o ente pensionistico) effettuerà il conguaglio delle risultanze fiscali del dipendente che sta compilando la propria dichiarazione dei redditi.

Perciò eventuali crediti e debiti vengono così direttamente accreditati o addebitati sulla busta paga. 

Inserire in dichiarazione il proprio sostituto di imposta è obbligatorio. In assenza di sostituto d'imposta, invece, è possibile ricevere dall'Agenzia delle Entrate eventuali accrediti (che verranno evasi con tranquillità); mentre per gli addebiti bisogna premurarsi di andarli a pagare per tempo (velocemente).

Il neo disoccupato che legge ora dirà, fantastico, che problema c'è? Io non lavoro e ho fatto richiesta di disoccupazione all'INPS non ho sostituto d'imposta... Sbagliato, l'INPS è il tuo sostituto d'imposta (Roma”. Via Ciro il Grande, n. 21 C.F. 80078750587) ...forse...forse perchè se il periodo giugno luglio per qualche strana ragione non fosse coperto dalla disoccupazione probabilmente l'inps rifiuterebbe di pagare il rimborso con la conseguenza che il tuo preziosissimo rimborso che ti aiuta ad arrivare a fine mese si perderebbe nel vuoto cosmico.

Certo, se te ne accorgi pertempo, si può sempre correggere i dati del sostituto d'imposta tramite una dichiarazione integrativa, ma vedrai passare mesi prima di ottenere quello che ti spetta.

E se non ci si accorge di nulla perchè intanto hai trovato un nuovo lavoro e tutte quelle voci in busta paga fanno solo confondere?

Qui ci si accorge di quanto un buon commercialista ti possa far risparmiare tempo e denaro.

Milano, 29/06/2017
Team Cogede Consulting
Il commercialista di Milano e di Pavia