Stop al redditometro

Il redditometro è in pausa, l'estate ha portato con se delle ferie molto prolungate per questo strumento di controllo che risulta essere ancora inattivo.

Il redditometro si è rivelato essere uno strumento inadeguato per lo scopo per cui è nato. Sono molte le lacune applicative e fiscali che lo rendono inutilizzabile.

Il redditometro nacque così per monitorare la corrispondenza fra le entrate di un nucleo familiare, di una singola persona o di una società, e la portata degli investimenti fatti dalla medesima. Qualora vi fossero state discrepanze superiori al 20% tra redditi dichiarati e uscite, sarebbero scattati controlli più approfonditi. Ma al momento il Redditometro, che risulta in pausa, non è ancora stato sostituito da un altro sistema anche se è attualmente prevista l'uscita di un nuovo strumento chiamato evasometro.

Un periodo troppo movimentato per il Fisco, che fra scontrini elettronici, fattura elettronica e ISA, si è ritrovato a gestire una mole di dati impossibili da analizzare correttamente attraverso uno strumento acerbo come il redditometro. Troppi strumenti per arginare l'evasione che paradossalmente hanno portato a un punto di rottura degli stessi, creand un arco temporale in cui l'evasione potrebbe aumentare rispetto ai mesi precedenti.

Cogede

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Milano, 12/09/2019