Un disegno di legge che sfida i grandi
Incredibile ma vero, un nuovo disegno di legge potrebbe sfidare (positivamente) i grandi produttori di device che sfruttano i propri prodotti per violare la libera concorrenza nel campo delle applicazioni:
Se passasse questo disegno di legge sarebbe una svolta, una rivoluzione nonchè un passo in avanti per i diritti del consumatore
Il disegno di legge dell'informatico Quintarelli è destinato a creare movimento fra i grandi nel campo dei produttori di device e delle telecomunicazioni, tantopiù i nostri politici hanno paura soltanto a parlarne, e continuano a rimandare la votazione a data da destinarsi.
Quintarelli da buon informatico vuole preservare il bello di Internet e della rete, in quanto bene comune da ogni forma di esclusiva agevolazione non giustificata da nessun motivo apparente.
Sono molti i politici a lavarsene le mani, non volendo metterci la faccia per una presa di posizione, sostenendo che i Regolamenti Europei abbiano già regolamentato a sufficienza il settore; ma la proposta di legge 2520 «Disposizioni in materia di fornitura dei servizi della rete Internet per la tutela della concorrenza e della libertà di accesso degli utenti» ha già nel suo titolo argomenti interessanti che attirerebbero alla lettura e alla discussione qualsiasi curioso guidato da sani principi.
Detto in parole povere Quintarelli vorrebbe riprodurre gli ottimi principi già esistenti della Net Neutrality a una sorta di Device Neutrality.
Se è vero che l’antitrust permette attraverso cause lunghissime (anche 10 anni) e costosissime, di perseguire chi abusa dell’installazione di applicazioni su device, con fini anti competitivi, è anche vero che processi così lunghi e costosi perdono in buona parte il loro senso di esistere.
Perciò quando la burocrazia annienta l’utilità dell’azione intrapresa, il buon senso dovrebbe permettere al sistema di snellire la parte burocratica per agevolare il consumatore finale.
Quintarelli vuole fissare delle regole per rendere il percorso giudiziale più semplice e diretto ma il rischio è che questo obbiettivo possa essere ritenuto troppo lontano dalle classiche modalità burocratiche italiane che amano perdersi nel nulla.
Milano, 03/07/2017
Team Cogede Consulting
Il commercialista di Milano e di Pavia