Unicredit,Bnl e Intesa via ai controlli

 I conti correnti Unicredit, Bnl e Intesa Sanpaolo saranno oggetto di verifiche accurate da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Redditometro, risparmiometro, Super Anagrafe tributaria e nuovi potenti algoritmi. Gli strumenti di controllo a disposizione del Fisco aumentano a vista d’occhio e i primi a esser soggetti ad analisi saranno i conti Unicredit, Bnl e Intesa San Paolo.

Il Fisco vedrà tutto

Il Fisco potrà ficcare il naso direttamente nei nostri conti correnti, carte di credito, deposito titoli e saprà persino il numero degli accessi alle cassette di sicurezza. 

Le spese sostenute per il mantenimento della famiglia verranno così incrociate con i saldi delle posizioni contabili, se da questo incrocio emerge una discordanza la Finanza presupporrà la presenza di redditi non dichiarati, e di conseguenza attiverà i suoi potenti mezzi di contrasto all’evasione.

 

Creata nel 2011

La sua istituzione è datata 2011, contenuta nel decreto Salva-Italia del governo Monti, ma dopo anni di scarso utilizzo, ora la Super anagrafe tributaria è tornata.

Il garante della privacy aveva ritenuto non applicabile questo strumento per ovvi motivi di Privacy; ma ora il garante ha dato il via libera, con tutte le conseguenze del caso.

A rendere inquietante il sistema di controllo della Super Anagrafe tributaria non sarà solo l’analisi dei risparmi attraverso i conti correnti, movimenti, investimenti finanziari, depositi titoli, carte di credito e debito ma anche la possibilità di analisi della spesa famigliare.

 

Cosa c’è di diverso rispetto al passato?

In passato non esistevano fatture elettroniche e tantomeno i prossimi scontrini elettronici, la combinazione di questi strumenti rappresenta un’efficiente e minuziosa raccolta di dati che consentirà di conoscere nel dettaglio la spesa famigliare di ognuno di noi, con bassissimi tassi di errore.

Perciò è solo una questione di tempo, prima che il meccanismo entri in funzione a pieno regime, riuscendo a scovare anche la più piccola evasione.

 

Il campione sperimentale

Il primo test di questo strumento andrà ad analizzare una precisa lista di persone ad alto potenziale di rischio, in riferimento ai redditi 2014 e 2015 (prima dell’avvento della fattura elettronica). Accertata la sospetta evasione, il contribuente potrà esporre le proprie ragioni, eventualmente chiudere il contenzioso con ravvedimento operoso con sanzioni ridotte, oppure rischiare l’accertamento vero e proprio.

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Milano, 28/05/2019